Chi è Ruffini

Chi è Ruffini? Gilberto Ruffini è un uomo che, spinto da un’esemplare forza di volontà, da semplice garzone di dentista diventa odontotecnico, quindi medico chirurgo e, infine, ematologo, nonché libero ricercatore. La sua storia ricorda un’Italia da cartolina, difficile da ritrovare oggi, un’Italia in cui un senso naturale di solidarietà coesisteva pacificamente con una sana meritocrazia, che lasciava emergere chi aveva reali capacità e forte motivazione, superando le difficoltà del presente.

Così un giovane di origini contadine umbro-toscane (il padre Alceste era di Terni, la madre Elisabetta di Chitignano, nella provincia di Arezzo), dopo aver trascorso gli anni dell’infanzia in orfanotrofio e in collegio, comincia ad affacciarsi al mondo del lavoro iniziando come garzone in uno studio dentistico di Varese. Qui, osservando l’anziano dentista, si appassiona al mestiere e decide di conseguire il diploma di odontotecnico, alternando quindi le pulizie dello studio durante il giorno alla preparazione di protesi dentarie alla sera.

Edoardo Storti

Ma non si ferma qui, si iscrive alla facoltà di Medicina e chirurgia a Milano e, così, conseguita la laurea, il dottor Ruffini eredita lo studio del vecchio maestro, ormai in pensione. Esercita quindi come dentista (all’epoca i due percorsi di laurea non erano separati) e contemporaneamente, non ancora soddisfatto, prosegue gli studi a Pavia specializzandosi col massimo dei voti in Ematologia clinica e di laboratorio, sotto la guida di quello che è considerato il padre storico dell’ematologia, Edoardo Storti. Nonostante la specializzazione conseguita, Ruffini continua la sua attività di dentista nel centro di Varese per ben 42 anni, prestando anche servizio in ospedale e insegnando all’università.

Contemporaneamente, però, coltiva anche un’altra passione, la libera ricerca, e lo fa con un approccio estremamente pragmatico, concependo la medicina a 360 gradi e mai a compartimenti stagni. Ed è così, un po’ per caso, proprio mentre è nel suo studio dentistico, che ‘scopre’ un metodo  risolutivo per tutta una serie di problemi dermatologici: chiede e ottiene il brevetto nel 1996 dandogli il suo nome e, da allora, pur dovendo lasciare più tardi per motivi di salute l’attività di dentista, continua instancabilmente quella di ricercatore, provando al tempo stesso, grazie soprattutto all’aiuto del figlio Paolo e di altri amici e collaboratori, a diffondere il più possibile questo trattamento perché sempre più persone (soprattutto coloro che non possono accedere a farmaci costosi) ne possano trarre giovamento per la propria salute. Ecco chi è Ruffini.

Il dottor Gilberto Ruffini è iscritto all’Ordine dei medici di Varese col numero 02161.